Il problema degli errori in sanità: come la comunicazione sanitaria migliora la qualità delle cure mediche.

I pazienti che ogni anno sono vittima di errori sanitari sono oltre 40 milioni: è quanto emerso da uno studio promosso dall’ISCOME, l’Associazione internazionale per le scienze della comunicazione in medicina. Tra le cause di principali di questi errori c’è la carenza di comunicazione: tra operatori sanitari e tra quest’ultimi e i pazienti stessi. Quasi la metà degli errori in sanità potrebbero quindi essere evitati migliorando la comunicazione sanitaria.

Esistono varie soluzioni per migliorare la qualità della comunicazione tra i vari operatori sanitari: è possibile avviare attività di formazione per il personale e fare uso di supporti digitali che facilitano lo scambio di informazioni.
La questione si complica quando si parla di comunicazione tra medici e pazienti. Come già detto qui, ad oggi il personale sanitario impiega una porzione importante di tempo e risorse nella comunicazione con i pazienti, in particolare nella fase pre e post-operatoria. trovandosi a ripetere più e più volte le stesse cose. Il miglioramento della qualità della comunicazione con il paziente non può quindi richiedere un ulteriore impiego di tempo, soprattutto per ospedali e strutture sanitarie di grandi dimensioni.

Tecnologia in aiuto della comunicazione sanitaria

Per aumentare la qualità della comunicazione tra operatori sanitari e pazienti è possibile attraverso l’implementazione di tecnologie specifiche: in particolare, di strumenti digitali progettati e realizzati specificamente per rendere più facile e efficiente lo scambio di informazioni con i pazienti.

C’è spesso una certa resistenza all’ausilio di nuove tecnologie da parte di ospedali e strutture sanitarie, che temono che il cambiamento si riveli difficile e costoso a fronte di vantaggi inconsistenti. Tuttavia, questi problemi sono evitabili scegliendo la tecnologia giusta e pianificandone con cura l’adozione.
Uno snellimento delle procedure di comunicazione “ordinarie” si traduce in un alleggerimento generale del carico di lavoro e può essere un fattore determinante nella riduzione degli errori in sanità.

(Fonte: Quotidianosanita.it)

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